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Le tre priorità generali indispensabili su cui intervenire subito.

E' prioritario che l’Italia adotti ogni iniziativa utile in sede europea per assicurare il

rispetto del principio della libera circolazione delle merci, superando divieti sproporzionati adottati dai

singoli Stati, in difformità dalle specifiche linee guida adottate dalla Commissione Europea.

Gentile Presidente del Consiglio e Gentili Ministri,

mai come in questi momenti di emergenza in cui consolidate certezze, quali la disponibilità sostanzialmente in tempo reale di beni e servizi anche non indispensabili rischiano di essere messe in discussione, si comprende il valore strategico dei servizi di trasporto e logistica e la necessità di preservarne con determinazione l’efficacia, a tutela dell’intero tessuto produttivo nazionale e della qualità della vita dei cittadini. Una salvaguardia di efficacia, che per essere effettiva deve coinvolgere, anche, tutti i servizi essenziali connessi alla filiera del trasporto: dai servizi tecnico nautici e le agenzie dei raccomandatari nei trasporti marittimi, alle officine per le riparazioni gli uffici della motorizzazione per le revisioni dei veicoli e gli studi di consulenza per il disbrigo di tutte le pratiche necessarie, nell’autotrasporto.

Per questo motivo è prioritario che l’Italia adotti ogni iniziativa utile in sede europea per assicurare il rispetto del principio della libera circolazione delle merci, superando divieti sproporzionati adottati dai singoli Stati, in difformità dalle specifiche linee guida adottate dalla Commissione Europea.

Secondo alcune prime previsioni degli impatti economici dell’emergenza sulle imprese dei diversi settori economici, trasporti e logistica rappresentano il macrosettore maggiormente colpito, con stime delle riduzioni complessive di fatturato nel 2020 rispetto al 2019, che oscillano tra il 14% e il 30%, a seconda della diversa prevedibile durata dell’emergenza, maggio nello scenario ottimistico e dicembre in quello pessimistico.

 

Tre priorità generali

Liquidità alle imprese e fondi di garanzia

Ebbene, se questi sono gli scenari prevedibili, è assolutamente prioritario intervenire con decisione e soprattutto tempestività per garantire alle imprese di settore la liquidità necessaria per poter continuare ad operare, posto che la crisi, per molte di esse, ha generato un sostanziale crollo di ricavi ed incassi.

E’ necessario rafforzare le garanzie sui prestiti bancari attraverso il Fondo Centrale di Garanzia e la Cassa Depositi e Prestiti ed individuare strumenti innovativi per far superare la fase di crisi di liquidità che rischia di mettere fuori mercato interi comparti di attività, a cominciare da quello dei collegamenti marittimi RO-RO con le Isole.

Le disposizioni relative alle garanzie di cui agli art 49 (fondo di garanzia) e 57 (garanzia CdP) devono essere estese a tutte le imprese con non più di 500 dipendenti, potenziando conseguentemente le risorse disponibili.

La garanzia deve essere prevista nella misura del 100% dell’importo per evitare lungaggini e analisi del merito creditizio valutative ed arbitrarie da parte delle banche. La società destinataria del prestito garantito dovrà rendicontare a consuntivo di aver utilizzato l’importo garantito per il pagamento dei debiti commerciali o per investimenti attinenti l’attività produttiva.

Per quanto riguarda in particolar modo il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti, andrebbe potenziata l’attività di garanzia dei finanziamenti concessi alle imprese prevedendola per le operazioni di sconto/anticipo delle fatture da parte delle imprese di ogni dimensione. Sul fronte degli investimenti in navi da crociera, andrebbe potenziata la garanzia dello Stato concessa a SACE innalzando il limite di 2,6 MLD di euro, ora previsto.

 

Moratoria fiscale e contributiva

Alla luce di quanto esposto, l’estensione anche ai trasporti e alla logistica delle sospensioni dei versamenti fiscali e contributivi introdotti per gli operatori del turismo dal D.L. n.9/2020, effettuata dall’articolo 61 del DL 18 è pienamente condivisibile, ma andrebbe estesa nella durata, andando ben oltre l’attuale termine del mese di aprile.

In altri termini, si segnala l’urgente esigenza, per le imprese del settore, di giungere ad una compiuta moratoria fiscale e contributiva che si estenda, almeno, fino al termine del periodo dichiarato di emergenza nazionale. Tale moratoria dovrebbe comprendere anche, per quanto riguarda nello specifico il settore del trasporto e della logistica energetica, il pagamento di accise ed Iva da parte delle imprese, senza alcun limite di fatturato.

La sospensione delle imposte, da concedersi con priorità almeno per i mesi di aprile e maggio, darebbe vita ad una sorta di ravvedimento operoso, (figura oggi già prevista per l’iva per un mese di dilazione), senza interessi e sanzioni. I pagamenti riprenderebbero al termine della sospensione, con possibilità di pagare gli importi sospesi, con rate sino a 5 mesi in aggiunta al carico tributario mensile.

 

Ristori economici per imprese del settore

Occorrerà sfruttare, prontamente, le nuove opportunità offerte dal regime temporaneo degli aiuti di stato promosso dalla Commissione Europea, per offrire, alle imprese colpite dalla crisi con significativi cali di fatturato, adeguate misure di ristoro.

 

Priorità d’intervento nel settore marittimo portuale

Riconoscimento “Evento eccezionale TFUE” e ristori economici specifici per il trasporto marittimo

Il Decreto “Cura Italia” ha riconosciuto (vedasi art. 79) la disapplicazione, ai sensi dell’articolo 107 del TFUE, del regime degli aiuti di Stato, al settore del trasporto aereo interno.

Identico trattamento dovrà essere riconosciuto al settore di trasporti marittimi di collegamento con le isole maggiori e minori del Paese.

Si rivendica, infatti, la necessità di una norma specifica per un settore che è del tutto strategico per il tessuto sociale del Paese, norma che preveda un sostegno analogo a quello concesso al settore aereo per compensare i danni determinati dalla mancanza di incasso indotta dalle limitazione ai movimento di persone nel più importante mercato europeo del trasporto di medio e corto raggio. La medesima disposizione dovrebbe dunque essere prevista espressamente per le imprese di trasporto marittimo che per dimensioni, rilevanza del lucro cessante, , caratteristica di servizio svolta (attività di servizio pubblico che garantisce la continuità territoriale con le isole) esercitano attività sono del tutto equiparabili, per i fini che si vogliono perseguire, a quelle del trasporto aereo.

 

Tassa di ancoraggio

La prevista sospensione del pagamento della tassa di ancoraggio, condivisibile misura per ridurre i costi fissi delle navi particolarmente pesanti con i più bassi coefficienti di carico delle stesse indotti dalla crisi, andrebbe, però, estesa fino alla fine dell’anno e non limitata al solo periodo fino al 30 aprile. D’altra parte, analoga disapplicazione dovrebbe valere, per la tassa di ancoraggio supplementare dei porti di Genova, Napoli e Venezia, così come per la tassa di ancoraggio pagata nei porti che non rientrano nell’ambito territoriale delle Autorità di Sistema Portuale.

 

Disapplicazione canoni demaniali

Per i concessionari e le imprese dei terminal portuali, a cominciare da quelli passeggeri, la misura prevista dal decreto 18/2020 deve diventare una sospensione auspicabilmente entro la fine dell’anno in corso e non un semplice ritardato incasso del canone (che secondo la norma è meramente differito al 31 dicembre 2020), prevedendo alternative coperture a compensazione dei conseguenti mancati incassi delle Autorità di Sistema Portuale.

 

Azzeramento costi portuali navi disarmo

Occorre poi prevedere l’azzeramento dei costi portuali per le navi dichiarate in disarmo che si trovano oggi nei porti nazionali. Trattasi di una misura – peraltro con costi modestissimi a carico delle Autorità di Sistema portuale - necessaria per alleviare i costi delle imprese costrette al disarmo delle imbarcazioni.

 

Risorse straordinarie per i mancati introiti delle Autorità di Sistema Portuale

Al fine di evitare che le misure di sostegno alle imprese di navigazione alla filiera marittimo-portuale in termini di riduzioni di tasse, canoni ed oneri dei costi per l’utilizzo delle infrastrutture e dei servizi portuali che devono sostenere, pregiudichino gli equilibri finanziari e l’operatività delle Autorità di Sistema portuale, cui sono riconosciute tali entrate, è necessario prevedere per dette Autorità, uno stanziamento straordinario, per il 2020, di 100 milioni di euro, grazie al quale le stesse Autorità potranno ridurre o sospendere i costi dei servizi portuali alle predette imprese.

 

Sgravi contributivi marittimi per i collegamenti di cabotaggio con le isole

Nel settore marittimo la crisi sta inoltre particolarmente colpendo i collegamenti di cabotaggio con le isole e ha già generato pesanti ricadute occupazionali.

Le imprese che svolgono questi servizi, che per loro natura assicurano la continuità territoriale con le isole, nel passato hanno avuto dei benefici de-contributivi del costo del lavoro per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per la tutela della competitività con armatori di altri paesi, in maniera analoga anche se non identica nell’ammontare a quei sostegni previsti per le linee di collegamento di lungo raggio. Dal 2010 ad oggi, però, sono state abbandonate dallo Stato e lasciate sole a sobbarcarsi oneri, che altri armatori non hanno, in condizioni di estrema difficoltà e la necessità di dover comunque garantire servizi di collegamento nell’ambito dei precisi quadri orari stabiliti dalle singole regioni.

Oggi, in questa situazione così eccezionale, è imperativo aiutare queste imprese che, solo in questi due mesi, hanno visto diminuire il loro fatturato anche del 90%. Così non è possibile garantire servizi ai cittadini e lavoro ai marittimi.

E’, dunque, opportuno prevedere, anche per questa tipologia di traffici, la misura di decontribuzione del costo del personale marittimo, sotto forma di credito d'imposta, prevista dall'art. 6 legge n.30 del 1998.

 

Certezza di risorse per le misure di sostegno al reddito

Occorre poi, ottimizzare gli interventi al sostegno al reddito a favore di tutti i lavoratori, inclusi i marittimi rientranti in situazioni di riduzione e/o sospensione dell’attività lavorativa a causa del fermo delle attività marittime, garantendo certezza di capienza di risorse per il Fondo di solidarietà Solimare, interessato da una straordinaria richiesta di sostegno. Solo in questo modo si troveranno le risorse necessarie per far fronte agli esuberi delle imprese di navigazione italiane.

 

Indennità lavoratori stagionali

Il settore dei trasporti passeggeri ha subito una drastica contrazione delle attività a seguito dell’emergenza Coronavirus e dei provvedimenti adottati per il contenimento dell’epidemia, che hanno alla fine determinato il blocco di significativi ambiti operativi. Esemplificativo quanto accaduto in tutto il settore della mobilità turistica dove inizialmente per i timori di contagio e successivamente a causa dei provvedimenti di divieto adottati dal Governo, le attività si sono prima drasticamente ridotte e poi definitivamente fermate. Si tratta di un comparto che come tutta la filiera del turismo, cui è funzionale, impiega una quota significativa di lavoratori stagionali, molti dei quali, per effetto della crisi, sono rimasti privi di ogni forma di reddito. Pertanto, per alleviare questa condizione di disagio socio economico di una parte di lavoratori ed evitare ripercussioni sull’operatività delle imprese, è necessario estendere al settore dei trasporti l’indennità prevista per i lavoratori stagionali che hanno involontariamente cessato il rapporto di lavoro nel settore turismo e degli stabilimenti termali previsto dall’art. 29 del D.L. 18/2020.

 

Accise carburante

Si auspica, altresì, la sospensione del pagamento delle accise sui combustibili utilizzati dalle navi impiegate nel collegamento con le isole. Trattasi di uno strumento indispensabile per ridurre i costi di gestione della attività di collegamento con le isole minori colpite da una sensibilissima riduzione dei ricavi (talvolta superiore al 80%), attività onerate dei servizi essenziali per la popolazione e le attività produttive isolane, cui assicurano gli approvvigionamenti necessari.

 

Voucher annullamento viaggi

Con specifico riferimento al settore delle crociere, colpito duramente prima dall’epidemia e poi dai provvedimenti adottati per il suo contenimento, positivi sono le modifiche che il Governo sta promuovendo alla disposizione in tema di voucher per annullamento di viaggi e pacchetti turistici, introdotta dal Decreto 9/2020.

 

Semplificazione pratiche nave

Sempre sul fronte marittimo portuale, sarebbe opportuno prevedere una semplificazione delle modalità di presentazione delle “pratiche nave”, ovvero le diverse richieste di autorizzazione e comunicazioni che le navi devono inviare all’ Autorità Marittima, che preveda la sospensione dei bolli e l’inoltro delle stesse esclusivamente in forma telematica, al fine di limitare ulteriormente le occasioni di contagio.

 

Sportelli telematici del diportista

Restando in tema di semplificazioni, per conseguire realmente gli obiettivi su tale fronte, alla base dell’introduzione dello Sportello telematico del Diportista (STED), è necessario prevedere la facoltà per i raccomandatari marittimi titolari di STED di autenticare le sottoscrizioni dei richiedenti, aventi ad oggetto l’alienazione di unità da diporto, o la costituzione di diritti di garanzia sulle stesse.

 

Certificati abilitativi personale marittimo

Sempre sul fronte del personale, nel dare atto con soddisfazione degli sforzi fatti dalle Autorità competenti per fronteggiare l’emergenza dovuta alla scadenza dei certificati abilitativi del personale marittimo, coglie l’obbligo attirare l’attenzione su questa problematica che impone una attenzione costante per scongiurare la interruzione delle attività di trasporto marittimo per l’impossibilità oggettiva di rinnovare i titoli abilitativi del personale navigante.

 

Priorità d’intervento nel settore autotrasporto e logistica

Proroga validità revisioni e deroghe a tempi guida e riposo

In relazione alla proroga, prevista dal Decreto 18, della possibilità di circolazione dei veicoli che avrebbero dovuto superare i previsti controlli entro il mese di luglio, fino al 31 ottobre p.v., occorre attivarsi con le Istituzioni europee affinché possa essere pienamente efficace anche nei trasporti internazionali, nonché per prevedere deroghe alla disciplina dei tempi di guida e di riposo, che nel rispetto della sicurezza, introducano elementi di flessibilità per consentire a conducenti ed imprese di minimizzare i danni generati dalle crescenti criticità operative, generate dalle regolamentazioni dei transiti adottate dalle Autorità.

 

Sospensione calendario divieti di circolazione

Sempre al fine di garantire l’operatività e la fluidità della catena logistica, tenuto conto del drastico ridimensionamento del traffico di auto sulle strade, sarebbe opportuno sospendere almeno per tutto il periodo di durata dell’emergenza nazionale, il calendario dei divieti di circolazione per i veicoli pesanti fuori dai centri abitati.

 

Revisioni veicoli pesanti c/o officine private

Per intervenire con più efficacia sulla criticità delle attività di revisione dei veicoli, si dovrebbe modificare-e possibilmente tempestivamente attuare-la disciplina esistente, consentendo il ricorso alle officine private autorizzate, anche per i controlli sui rimorchi e sui veicoli del trasporto in regime ATP, ora esclusi.

 

Proroga termini per super ammortamento veicoli

Inoltre, in considerazione delle difficoltà operative generate dall'epidemia e dalle misure adottate per il suo contenimento sulla filiera, sarebbe utile prevedere la proroga al 31 ottobre 2020 del termine ultimo previsto dal Decreto Crescita (art. 1 D.L. 34/2019), per completare l'acquisto di veicoli quali beni strumentali, con i benefici fiscali del super ammortamento.

 

Proroga adempimenti depositi carburante minori

Infine, tenuto conto delle difficoltà che stanno attualmente sperimentando le imprese di autotrasporto, si ritiene necessario prevedere una proroga fino a fine anno dell'entrata in vigore delle disposizioni sui depositi di carburante ad uso privato, introdotte dal Decreto Fiscale (art. 5 del D.L. 124/2019), che hanno esteso anche agli impianti di ridotto stoccaggio obblighi e adempimenti, generando un carico economico e burocratico per le imprese, certamente inopportuno in questa fase emergenziale.

 

Rimborso integrale accise sul gasolio

Per garantire un sostegno concreto e inclusivo al settore dell’autotrasporto, chiamato a svolgere la propria strategica funzione, nell’ambito di numerose difficoltà operative e diseconomie, in assenza di un provvedimento più generale di sospensione del pagamento delle accise, sarebbe opportuno prevedere per il secondo e terzo trimestre dell’anno, il rimborso integrale delle accise versate sul gasolio consumato.

Il Vice Presidente Conftrasporto

Paolo Uggè