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Al Parlamento Europeo FAI-CONFTRASPORTO accende il faro sul Brennero

Conftrasporto dal 2016 è in prima linea a Bruxelles per evidenziare le strutture determinate dalle scelte del Governo Austriaco per il passaggio degli automezzi al Brennero.

Centinaia di milioni di euro persi dal sistema economico italiano per non aver ad oggi trovato soluzioni possibili tra la posizione del Governo Austriaco e quello Italiano.

Ringraziamo tutti i partiti italiani presenti a Bruxelles perché stanno supportando la nostra battaglia in particolare gli on.li Massimiliano Salini (FI), Marco Campomenosi e Paolo Borchia (Lega), Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia), Giuseppe Ferrandino (PD) e Mario Furore (Movimento 5 Stelle).

 

Interrogazione Parlamentare - presentata dall'On.le Furore.

La Commissione garantisca equità di trattamento per gli autotrasportatori italiani e austriaci

Dal 1° gennaio 2021 l’Austria vieta il transito notturno dei Tir italiani al Brennero, compresi quelli meno inquinanti in assoluto, ovvero gli Euro6. Tutto questo in un periodo di crisi mondiale legata alla pandemia. Il Brennero è il principale valico alpino per volumi di merci in transito, ed è percorso da 4,5 milioni di Tir all’anno che non hanno come origine né destinazione l’Austria. Secondo Conftrasporto-Confcommercio, chiudendo le porte alla libera circolazione, per ogni ora di ritardo nell’attraversamento del valico, l’economia italiana paga già più di 370 milioni di euro su base annua. Per i maggiori tempi di percorrenza legati al passaggio su rotaia, il danno per il sistema economico italiano è stimato in 100 milioni di euro all’anno. Inoltre l’Austria non impone tali vincoli ai mezzi austriaci, provocando di fatto una grave distorsione ai principi del libero mercato e della concorrenza.

Quali azioni ha intrapreso la Commissione Europea affinché venga fatta rispettare la libertà di transito sancita dall’Unione Europea e il rispetto della concorrenza?